Fonte Sacra Nuragica Su Tempiesu
Destinato al culto delle acque, fu edificato nel II millennio a.C., si presume nel XIII secolo a.C. Intorno al IX secolo a.C. fu sepolto da una frana che distrusse la parte superiore e seppellì il resto.
Fu scoperto casualmente nel 1953 durante lavori di sistemazione della vena acquifera da parte dei proprietari del fondo. Fu scavato per la prima volta negli anni cinquanta del Novecento da Godeval Davoli. Successivi interventi di scavo e restauro sono stati diretti da Maria Ausilia Fadda negli anni 1981-86 e nel 1998.
Un tempio creato per accogliere e proteggere le acque che sgorgano da una sorgente. Il suo valore documentario è davvero eccezionale: è l’unica testimonianza giunta sino a noi di struttura sacra conservata in elevato. L’edificio è stato addossato direttamente alla ripida parete rocciosa. È stato realizzato con conci in basalto e trachite. A rendere la giunzione tra i conci più salda, vennero utilizzate delle grappe in piombo, una pratica attestata anche in altri edifici sacri nuragici. L’edificio è organizzato in: vestibolo, scala, cella in cui giunge l’acqua sorgiva. Il tetto è a doppio spiovente, con una gronda di raffinata fattura.
E’ aperto al pubblico tutti i giorni, dal Lunedì alla Domenica, con orario continuato dalle ore 9 alle ore 17 (Autunno-Inverno) e dalle ore 9 alle ore 19 (Primavera-Estate).