Galtelli
In tempi non troppo recenti era ricchissimo di selvaggina e quindi territorio di caccia anche per i paesi limitrofi, fino a essere istituito Oasi di protezione ambientale. L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica, punica, romana e bizantina, per la presenza sul territorio di numerose domus de janas, nuraghi ed altri reperti archeologici.
Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Gallura e fece parte della curatoria di Orosei, della quale fu capoluogo prima della stessa Orosei.
Nel 1993 il comune di Galtellì istituì il parco letterario intitolato a Grazia Deledda.
Fra le sue strade è ambientato il romanzo di Grazia Deledda “Canne al vento”, nel quale è citato con il nome di “Galte”. A pochi passi dall'ex cattedrale di San Pietro, infatti, è possibile visitare ancora oggi quella che fu l'abitazione dove soggiornò la scrittrice sarda.
Castello di Pontes
Costruito nell’XI secolo, si trova a circa 2 km di distanza dal centro abitato, su un modesto rilievo che domina la valle del Cedrino, ed è ricoperto da una fitta vegetazione che ne ricopre i ruderi.
Proprio per la sua ubicazione, la funzione era chiaramente militare: difendere il confine meridionale del Giudicato di Gallura.
La sua posizione permetteva la sorveglianza dei traffici da e per il Golfo di Orosei e il controllo su un'area a forte predisposizione agricola. Fu più volte costruito e ricostruito per adattarsi alle continue e incombenti esigenze militari contro un nemico determinato a conquistare tutta la Sardegna.
La storia ha infatti voluto che l’isola cadesse nelle mani degli invasori e così anche Galtelli e il suo castello si dovettero piegare alla conquista aragonese.
Galtellì Monte Tuttavista
La montagna, che raggiunge un'altezza di 806 metri, si erge isolata sulla valle del Cedrino e domina un vasto tratto di territorio che va dal monte Senes di Irgoli sino ai monti di Dorgali.
Sulla sua cima, a oltre 800 metri d’altezza, svetta la statua bronzea del Cristo. La scultura è alta dodici metri ed è una riproduzione della statua lignea del Santissimo Crocifisso ospitata nell’omonima chiesa di Galtellì.
Grazie alla simbolica presenza, il monte Tuttavista è meta di pellegrinaggi per chi intenda meditare in un luogo isolato a contatto con la natura, lungo un affascinante cammino che scala le sue pendici.