Il Lentischio

Il Lentischio Il Lentischio
L’olio di lentisco, ociu lintincu, pare avere origini lontanissime.

Il lentisco o lentischio è un arbusto sempreverde che può arrivare un’altezza massima di tre o quattro metri e cresce rigoglioso nella nostra isola. Potrete vederne molti esemplari nelle campagne di Budoni, e in autunno inoltrato potrete incontrare ancora qualcuno che stacca delicatamente le bacche dai rami per produrre l’olio.

L’olio di lentisco, però, non è reperibile in commercio, proprio per il fatto che sono ormai pochissime le persone che lo producono: è quindi possibile assaggiarlo solo se si trova qualche nonna disposta a prepararci qualcosa con questo prezioso sapore di un tempo.

L’archeologo Giovanni Lilliu, che studiò approfonditamente la storia della Sardegna, scoprì nel complesso nuragico di Barumini un piccolo ambiente nel quale, probabilmente, l’olio di lentisco veniva prodotto all’interno di una vasca.

Una tradizione già in uso nell’epoca nuragica, quindi, e che ancora oggi viene tramandata in alcune famiglie, soprattutto per discendenza femminile.

I frutti si raccoglievano (e talvolta si raccolgono) ben maturi scuotendo i rami del lentisco e posando i suoi “doni” in un telo o in un cesto. Riposte le bacche in un sacco di iuta, lasciate al buio e scoperte per una decina di giorni per rilasciare l’umidità residua, il lentisco veniva poi spremuto all’interno di un torchio di legno e così trasformato in olio, dopo una lunga bollitura per la raffinazione.

Quest’olio veniva utilizzato, spesso dalle famiglie meno abbienti, come surrogato dell’olio di oliva, in particolare per le fritture. Ma trovava spazio anche nei sughi, nelle salse e nel soffritto per il minestrone. 

RICETTA
Preparazione dell’olio di lentisco:

In passato, la lavorazione avveniva in pentoloni di rame, oggi, le poche famiglie che ancora lo producono utilizzano quelle in acciaio inox. Riempite la pentola di acqua, immergetevi le bacche di lentisco e lasciate bollire per circa 15 minuti. Dopodiché travasate il composto in un sacco di iuta e procedete con la spremitura, avendo cura di aggiungere ogni tanto dell’acqua.

Versate l’estratto ottenuto della torchiatura in un pentolone e rimettete a bollire a fuoco lento; il pentolone deve essere messo leggermente inclinato per favorire la raccolta dell’olio. A questo punto schiumate l’estratto per ripulirlo dalle impurità che affiorano a galla: man mano che l’olio sale in superficie, raccoglietelo delicatamente con cucchiai e mestoli.

 Il prodotto ora è pronto: colatelo, imbottigliatelo, e conservatelo in un luogo fresco e buio.

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