Niuleddi

Niuleddi Niuleddi
Un dolce immancabile sulle tavolate addobbate per il Natale e nei banchetti dei matrimoni galluresi: li niuleddi, conosciuto anche come sos pinos, colpì anche il premio Nobel per la Letteratura Grazia Deledda che ne parlò nei suoi scritti etnografici.

Una leccornìa che arriva dal passato e che si può definire un “piatto povero”, cioè che veniva preparato con ciò che si trovava nelle modeste dispense delle case dei nostri nonni: farina, uova e olio. Lo zucchero, più difficile da reperire, veniva sostituito dal miele. Ora invece troviamo li niuleddi anche nella versione zuccherata.

INGREDIENTI: 

Farina 00 

Uova

Olio d’oliva

Olio per friggere

Miele

Zucchero

Scorza d’arancia

PROCEDIMENTO: 

Per preparare questo dolce dovete prima di tutto impastare la farina con le uova e l’olio. Lavorate la pasta per un po’, deve diventare morbida e liscia, poi tagliatela a tocchetti e fate dei cannoli abbastanza lunghi e sottili. Dai cannoli tagliate dei dadini e friggeteli sino a farli diventare dorati. Fateli raffreddare e asciugateli dall’olio in eccesso. Nel frattempo sciogliete il miele, aggiungete lo zucchero e subito dopo i dadini di pasta: devono amalgamarsi bene, quindi mescolate, aggiungete anche la scorza d’arancia e fate cuocere per circa venti minuti. Una volta che il composto sarà pronto stendetelo sul tavolo per impastare e dategli la forma di una torta sottile. Le nostre nonne spargevano sul tavolo del succo di limone e lavoravano l’impasto con le mani bagnate, per facilitare l’operazione. A questo punto dovete solo aspettare che il composto si raffreddi e poi tagliate dei pezzetti a forma di rombo con un coltello. Se volete arricchire il piatto di portata sistemate i rombi di niuleddi sopra delle foglie di limone. 

 

 

 

 

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